lunedì 26 settembre 2016

Le lenticchie

La Lens culinaris è una pianta della famiglia delle leguminose.
Giorgia Lucherini

Frutto di una pianta erbacea annuale la lenticchia si consuma dall'epoca preistorica ed è fra gli alimenti di più antica coltivazione risalente a circa 8.000 anni fa nel Vicino Oriente. Insieme all'orzo e al frumento, la lenticchia fu portata in Europa e in Africa nel corso delle successive migrazioni.

Grazie alla sua forte resistenza ai più disparati climi la lenticchia viene coltivata pranticamente in tutto il mondo. Tra i principali produttori troviamo la Turchia, l'India, il Canada, il Bangladesh, la Cina e la Siria.
Le lenticchie si possono trovare in decine di varietà diverse, tra le più note abbiamo la lenticchia rotonda di colore verde o brunastro; ma oggi, sul mercato, possiamo trovarne di tutti i tipi: con la forma arrotondata od ovale, piatta o cuoriforme, di colore nero, giallo, rosso o arancio. Alcune varietà si vendono intere, altre decorticate. La consistenza e il sapore variano da una specie all'altra.

Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono ricche di oligoelementi come fosforo, megnesio, potassio e ferro ma anche di vitamine, soprattutto del gruppo B.
La qualità delle proteine in esse presenti è di medio-basso valore biologico ma l'associazione ad un cereale, preferibilmente integrale, gli dona un elevata qualità nutrizionale.
La grande quantità di fibre le rendono molto utili per il funzionamento dell’apparato intestinale e per tenere sotto controllo il livello del colesterolo.
L'elevata concentrazione di tiamina è utile per migliorare i processi di concentrazione e memoria, mentre il contenuto consistente di vitamina PP (niacina) favorisce l'equilibrio del metabolismo parecipando a numerosi reazioni di ossidoriduzione e nella sintesi degli acidi grassi e degli amminoacidi del nostro organismo.
Ma non è tutto: le lenticchie contengono anche isoflavoni, potenti antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti a cui tutti siamo soggetti.

Le lentichie secche servono non soltanto per le zuppe, ma anche per gustose insalate oppure, trasformate in purea, si usano per fare crocchette o piccole polpette. Non hanno bisogno di ammollo ma è necessario selezionarle con cura, perchè spesso contengono piccoli sassolini.
Oggi vi voglio proporre una delle ricette più tradizionali e antiche delle lenticchie: la zuppa d'orzo.


Zuppa d'orzo

Ingredienti per 2 persone
  • 180 g di lenticchie secche
  • 80 g di orzo
  • carota, sedano, cipolla e pomodoro q.b.
  • erba cipollina (o rosmarino) q.b.
  • 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva.

Preparazione:
Preparate un brodo vegetale con la carota, il sedano, la cipolla e il pomodoro. Nel frattempo, lavate bene le lenticchie privandole degli eventuali piccoli sassolini e sciacquandole in acqua corrente.
Una volta che il brodo vegetale è pronto potete unirvi le lenticchie e cuocerle (i tempi di cottura delle lenticchie variano a seconda del tipo e della grandezza scelta). Unite l'orzo e continuate la cottura per circa 20 minuti.
A fine cottura insaporite con l'erba cipollina (o con il rosmarino), quindi servite nei piatti, ben calda, con un cucchiaino di olio extravergine di oliva

mercoledì 14 settembre 2016

Cucurbita pepo

Le zucchine (o cucurbita pepo) appartengono alla famiglia delle Curcubinaceae e si presentano in diverse forme e varietà. Entrate in Europa dopo la scoperta dell'America, nel 1500, sono diventate presto un frutto molto diffuso in cucina.
Wikimedia commons
Sul mercato, ormai, si possono trovare tutto l'anno ma il periodo migliore per gustare al meglio tutte le proprietà nutrizionali del frutto è quello estivo. 

Sono particolarmente ricche di acqua, la quale rappresenta la componente principale di questi ortaggi insieme con la fibra alimentare ed alcuni amminoacidi essenziali. Apportano poche calorie (circa 11 kcal per 100 g di prodotto) ma sono un concentrato di micronutrienti molto importanti quali sodio, potassio, ferro, calcio, vitamina C e vitamina A.
Queste caratteristiche fanno delle zucchine un ottimo alimento da sfruttare per la nostra alimentazione. Si sposano molto bene in numerose preparazioni gastronomiche a partire dal semplice contorno ad arrivare ad utilizzarlo come condimento per primi e secondi piatti.

La ricetta che vedremo insieme vedrà le zucchine come condimento del vitello insieme con alcune erbe aromatiche.

Giorgia Lucherini
Ingredienti per 2 persone 

150 g di carne di vitella
300 g di zucchine
timo q.b.
vino q.b.


Tempo: 15-20 minuti
Difficoltà: bassa.



Preparazione:
Lavate e tagliate le zucchine a strisce molto sottili. Fate lo stesso con le fettine di vitello.
Scaldate una padella con del brodo vegetale, mettete gli straccetti di vitella e fate cuocere per 5-7 minuti circa, fino a raggiungere una piccola doratura della carne. Arrivati a questo punto aggiungete del vino bianco e sfumate a fuoco alto. Dopo qualche secondo unite le zucchine e il timo. Continuate la cottura a fuoco medio per qualche altro minuto e, una volta che le zucchine si sono un poco ammorbidite, il piatto è pronto.

martedì 5 luglio 2016

Pomodori al forno


Foto di Roberto Valente
Il pomodoro (Solanum lycopersicum), è originario dell'America e solo nel 1596 arrivò
in Italia. Inizialmente si pensò che il frutto fosse velenoso ma ben presto le proprietà benefiche e salutari caratteristiche della pianta si fecero avanti e si diffuse in tutto il Mediterraneo.
Comunemente è utilizzato in moltissime preparazioni culinarie, dalle semplice insalate si passa ad utilizzarlo come ingrediete per le salse o piatti cotti, ma si può trovare anche sotto forma di succo o di centrifugato. 



Il pomodoro è un frutto fresco, dal colore vivace e dalle forme più svariate. Nonostante apporti pochissime calorie (circa 19 kcal in 100 g); si distingue per il prezioso contenuto di vitamine e sali minerali. Contiene, infatti, vitamina A; vitamina C; potassio, ferro e fosforo. È molto ricco di acqua ed è un ottimo rinfrescante, soprattutto nel periodo estivo.  Ma la vera forza del pomodoro è il contenuto di licopene, uno dei più preziosi antiossitanti conosciuti, il quale lo rende particolarmente utile per la nostra salute.
La biodisponibilità del licopene aumenta dopo la cottura del frutto; inoltre il suo assorbimento è maggiore se assunto con i grassi, preferibilmente con l'olio extravergine di oliva.

Oggi vi propongo un contorno facilissimo da preparare, veloce e gustoso; che permette di "raccogliere" tutte le proprietà nutrizionali del pomodoro.


Foto di Giorgia Lucherini
POMODORI AL FORNO
Tempo di preparazione: 15 minuti.
Difficoltà: facile.


INGREDIENTI
  • 200 g di pomodori piccadilly
  • 5 g di olio extravergine di oliva

PREPARAZIONE:
Lavate bene i pomodori piccadilly in abbondante acqua e bicarbonato. Nel frattempo preriscaldate il forno a 120-140°C. Una volta lavati bene tagliate il frutto a metà e disponetelo in una teglia ricoperta di carta da forno. Mettete la teglia in forno e fate cuocere i pomodori fino a che si crei una piccola crosticina scura.
Una volta cotti, toglieteli dal forno e servite con un filo di olio extravergine d'oliva a crudo.


domenica 6 marzo 2016

Il peperoncino


Frutto di piante originarie delle regioni tropicali e subtropicali, il peperoncino appartiene alla grande famiglia delle Solanacee, che comprende la melanzana, l’alchechengio, la patata e il pomodoro. Fu tra le prime piante a essere coltivate in Sudamerica 7.000 anni fa e, verso la fine del XV secolo, arrivò in Europa in seguito ai viaggi di Cristoforo Colombo verso la scoperta di una terra oltreoceano.
Il peperoncino, Caspicum spp, è un baccello più o meno carnoso che racchiude numerosi semi. Cresce su una pianta che può raggiungere l’altezza di 1,5 m. Esistono una decina di specie diverse di peperoncino (Capsicum frutescens, Capsicum pubescens, Capsicumbaccatum, Capsicum annuum, etc) differenti per dimensione, forma, colore e sapore, due delle quali sono molto utilizzate nella cucina occidentale: la specie annuum e la specie frutescens.
Il suo nome scientifico deriva, secondo alcuni, dal latino “caspa”, che significa “scatola”, utilizzato per indicare la particolare forma del frutto simile ad una “scatola contenente semi”; altri pensano che derivi dal greco “kapto”, ovvero “mordere”, in relazione al tipico gusto piccante che “morde il palato”.

giovedì 11 febbraio 2016

Cubetti di pollo all'arancia


Il pollo all’arancia è un secondo piatto, tipico invernale, facile e veloce da preparare. È un piatto molto gustoso per gli adulti ma anche per i bambini! Grazie all’arancia e al suo sapore dolciastro e grazie ai colori che l’arancia fa ottenere al piatto finale. Tutto questo può attrarre la curiosità del bambino che sarà più incline a mangiarlo.

mercoledì 30 settembre 2015

Peperoncini verdi dolci ripieni

I peperoncini dolci, o friggitelli, sono un piatto campano e si trovano nei supermercati principalmente in estate inoltrata / autunno.
Sono soggetto di tante semplici ricette, come per esempio in padella con olio e sale o con l’aggiunta di pomodorini oppure come condimento della pasta.
Io vi propongo un ottimo secondo piatto gustoso e facile da preparare. Con l’aggiunta di una o due fettine di pane e un po’ di verdure che possano accompagnarlo diventano un piatto unico molto utile e veloce.