La Lens culinaris è una pianta della famiglia delle leguminose.
Frutto di una pianta erbacea annuale la lenticchia si consuma dall'epoca preistorica ed è fra gli alimenti di più antica coltivazione risalente a circa 8.000 anni fa nel Vicino Oriente. Insieme all'orzo e al frumento, la lenticchia fu portata in Europa e in Africa nel corso delle successive migrazioni.
Grazie alla sua forte resistenza ai più disparati climi la lenticchia viene coltivata pranticamente in tutto il mondo. Tra i principali produttori troviamo la Turchia, l'India, il Canada, il Bangladesh, la Cina e la Siria.
Le lenticchie si possono trovare in decine di varietà diverse, tra le più note abbiamo la lenticchia rotonda di colore verde o brunastro; ma oggi, sul mercato, possiamo trovarne di tutti i tipi: con la forma arrotondata od ovale, piatta o cuoriforme, di colore nero, giallo, rosso o arancio. Alcune varietà si vendono intere, altre decorticate. La consistenza e il sapore variano da una specie all'altra.
Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono ricche di oligoelementi come fosforo, megnesio, potassio e ferro ma anche di vitamine, soprattutto del gruppo B.
La qualità delle proteine in esse presenti è di medio-basso valore biologico ma l'associazione ad un cereale, preferibilmente integrale, gli dona un elevata qualità nutrizionale.
La grande quantità di fibre le rendono molto utili per il funzionamento dell’apparato intestinale e per tenere sotto controllo il livello del colesterolo.
L'elevata concentrazione di tiamina è utile per migliorare i processi di concentrazione e memoria, mentre il contenuto consistente di vitamina PP (niacina) favorisce l'equilibrio del metabolismo parecipando a numerosi reazioni di ossidoriduzione e nella sintesi degli acidi grassi e degli amminoacidi del nostro organismo.
Ma non è tutto: le lenticchie contengono anche isoflavoni, potenti antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti a cui tutti siamo soggetti.
Le lentichie secche servono non soltanto per le zuppe, ma anche per gustose insalate oppure, trasformate in purea, si usano per fare crocchette o piccole polpette. Non hanno bisogno di ammollo ma è necessario selezionarle con cura, perchè spesso contengono piccoli sassolini.
Oggi vi voglio proporre una delle ricette più tradizionali e antiche delle lenticchie: la zuppa d'orzo.
Zuppa d'orzo
Ingredienti per 2 persone
Giorgia Lucherini |
Frutto di una pianta erbacea annuale la lenticchia si consuma dall'epoca preistorica ed è fra gli alimenti di più antica coltivazione risalente a circa 8.000 anni fa nel Vicino Oriente. Insieme all'orzo e al frumento, la lenticchia fu portata in Europa e in Africa nel corso delle successive migrazioni.
Grazie alla sua forte resistenza ai più disparati climi la lenticchia viene coltivata pranticamente in tutto il mondo. Tra i principali produttori troviamo la Turchia, l'India, il Canada, il Bangladesh, la Cina e la Siria.
Le lenticchie si possono trovare in decine di varietà diverse, tra le più note abbiamo la lenticchia rotonda di colore verde o brunastro; ma oggi, sul mercato, possiamo trovarne di tutti i tipi: con la forma arrotondata od ovale, piatta o cuoriforme, di colore nero, giallo, rosso o arancio. Alcune varietà si vendono intere, altre decorticate. La consistenza e il sapore variano da una specie all'altra.
Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono ricche di oligoelementi come fosforo, megnesio, potassio e ferro ma anche di vitamine, soprattutto del gruppo B.
La qualità delle proteine in esse presenti è di medio-basso valore biologico ma l'associazione ad un cereale, preferibilmente integrale, gli dona un elevata qualità nutrizionale.
La grande quantità di fibre le rendono molto utili per il funzionamento dell’apparato intestinale e per tenere sotto controllo il livello del colesterolo.
L'elevata concentrazione di tiamina è utile per migliorare i processi di concentrazione e memoria, mentre il contenuto consistente di vitamina PP (niacina) favorisce l'equilibrio del metabolismo parecipando a numerosi reazioni di ossidoriduzione e nella sintesi degli acidi grassi e degli amminoacidi del nostro organismo.
Ma non è tutto: le lenticchie contengono anche isoflavoni, potenti antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti a cui tutti siamo soggetti.
Le lentichie secche servono non soltanto per le zuppe, ma anche per gustose insalate oppure, trasformate in purea, si usano per fare crocchette o piccole polpette. Non hanno bisogno di ammollo ma è necessario selezionarle con cura, perchè spesso contengono piccoli sassolini.
Oggi vi voglio proporre una delle ricette più tradizionali e antiche delle lenticchie: la zuppa d'orzo.
Zuppa d'orzo
Ingredienti per 2 persone
- 180 g di lenticchie secche
- 80 g di orzo
- carota, sedano, cipolla e pomodoro q.b.
- erba cipollina (o rosmarino) q.b.
- 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva.
Preparazione:
Preparate un brodo vegetale con la carota, il sedano, la cipolla e il pomodoro. Nel frattempo, lavate bene le lenticchie privandole degli eventuali piccoli sassolini e sciacquandole in acqua corrente.
Una volta che il brodo vegetale è pronto potete unirvi le lenticchie e cuocerle (i tempi di cottura delle lenticchie variano a seconda del tipo e della grandezza scelta). Unite l'orzo e continuate la cottura per circa 20 minuti.
A fine cottura insaporite con l'erba cipollina (o con il rosmarino), quindi servite nei piatti, ben calda, con un cucchiaino di olio extravergine di oliva